Uno dei concetti più simpatici, e allo stesso tempo veri, che riguardano l’identità l’hanno, a mio modesto avviso, promulgato i Simpson. Siete confusi, lo immagino. Ora vedo di spiegarmi meglio e farvi, spero, capire che intendevo e soprattutto perché ne parlo qui.
In una puntata viene consegnato a Lisa un foglietto a mo’di regalo. Sul biglietto c’è scritto: YOU ARE LISA SIMPSON. Le viene raccomandato di tenerlo con sé e leggerlo di quando in quando, per ricordarsi di chi è.
TU SEI LISA SIMPSON. Il dono più utile che qualcuno possa farci nonché, se vogliamo, il “grado zero” di un’autobiografia. Perché?
1 Perché per parlare di noi e presentarci, dobbiamo innanzitutto ricordarci chi siamo.
2 Perché noi siamo la nostra biografia (e aggiungerei che dovrebbe essere viceversa).
Nella vita offline, come sui social, viviamo di e con caratteristiche che ci rendono unici e riconoscibili agli occhi degli altri. Raccontare di noi in modo breve e coinciso nelle (poche) righe che ci sono concesse sulle nostre pagine social, aiuta a farci riconoscere. Sia che si tratti del nostro spazio personale, o aziendale, risultare accattivanti sui social, a partire dalla biografia, è molto utile.
Sotto questo profilo è di fondamentale importanza la scelta delle parole, delle citazioni e persino delle emoticon che utilizziamo e che si legano a doppio filo alla nostra identità. A questo punto la domanda sorge spontanea: come scrivere una biografia social degna di questo nome? Ecco qualche consiglio che può tornarvi utile:
Ergo non abusate di letteratura, o meglio, abusatene pure ma in versione 2.0. Preferite il detto “less is more” e riferitevi a voi stessi parlando dell’essenziale che ti riguarda. Che dici, sembra facile? Fate subito questo esercizio, probabilmente vi renderete conto che non siete basici quanto credete. Ognuno di noi, al pari di ogni realtà aziendale, racchiude in sé una miriade di preferenze, colori, gusti, i più istrionici persino personalità! Ma la domanda che vi dovete porre è: da cosa voglio che venga colpito chi approderà sul mio profilo? Quale l’idea primigenia voglio che abbia? Che aspetti mi piacerebbe si ricordasse?
State dicendo… L’ovvio. State dicendo chi siete, cosa fate e cosa vi piace. La sfida per voi sarà proprio questa: dire l’ovvio con stile e facendovi ricordare. Vi va di accettarla? In questo vi vengono molto in aiuto le emoticon: ne esistono di tutti i tipi e con loro potete dire praticamente tutto. Il plus è che concentrano in un visual un concetto che altrimenti dovreste esprimere a parole e caratteri (a buon intenditor….). Bando alla prolissità!
Fate in modo che ciò che proclamate nella vostra biografia, ritrovi poi un concreto riscontro nella vostra feed di notizie. Nel racconto quotidiano che fate di voi sulle vostre pagine in parole e\o immagini, lasciate che l vostro pubblico trovi una tangibile corrispondenza tra quanto dite e quanto fate. Ricordatevi inoltre, soprattutto se siete un’brand, un’azienda o ancora un’aspirante blogger/influencer, che la SEO tiene conto anche di quanto scrivete nella vostra biografia che pertanto vi rende rintracciabili anche in questo senso. Giocatevela bene!
In linea con il concetto precedente, vi invito a includere nella vostra bio un link: al vostro blog, al sito dell’attività, al canale Youtube….
Prendiamo per esempio Hillary Clinton. La biografia Twitter della ex candidata alla Presidenza Americana è considerata ottima dalla comunicazione internazionale. Eccola qui riportata:
Autoironia, lato professionale, personale e umano… Direi che c’è davvero tutto!
Potenziale o reale che sia scrivete la vostra bio tenendo conto del tono e delle parole che la vostra audience apprezzerà maggiormente. Alla ricerca di qualche tip per conoscere meglio il tuo pubblico?: leggi qui.
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